Autostrada Siracusa-Gela, Armonium: lunga e complessa storia

L’autostrada Siracusa-Gela, progettata nel 1973 come collegamento veloce tra i poli petrolchimici della Sicilia orientale, è ancora incompleta dopo quasi 50 anni. Tra problemi di progettazione, vincoli ambientali, fallimenti di imprese, sequestri giudiziari e difficoltà economiche, l’opera ha subito numerosi rallentamenti e interruzioni, suscitando le proteste dei cittadini e dei comitati locali.

Attualmente, l’autostrada è percorribile solo per 94 chilometri, da Siracusa a Ispica, mentre mancano i restanti 50 chilometri fino a Gela. Il tratto tra Ispica e Modica, di 11 chilometri, è stato inaugurato il 7 dicembre 2023, dopo che il ministero delle Infrastrutture ha sbloccato il pagamento di 2,37 milioni di euro per le imprese appaltatrici, che minacciavano di fermare i lavori per mancanza di fondi.

Per gli altri 17 chilometri fino a Ragusa, c’è già la copertura finanziaria per 350 milioni di euro ed è in corso la progettazione esecutiva per il lotto 9 fino a Scicli, mentre per i lotti 10 e 11, che arrivano fino a Gela, ci sono i progetti preliminari per un importo complessivo di circa 600 milioni di euro, ma necessitano di aggiornamento alla normativa tecnica vigente.

Entro il 2024 sarà aperta e consegnata la tratta Ispica-Modica, a seguito dei numerosi solleciti parlamentari per velocizzare e monitorare lo stato dell’arte dell’autostrada, considerata strategica per lo sviluppo economico e sociale dell’isola.

L’autostrada Siracusa-Gela è una delle opere più attese e contestate della Sicilia, che ha visto negli anni diversi episodi di corruzione, infiltrazioni mafiose e malversazioni. Nel 2012, la procura di Siracusa ha sequestrato il tratto tra Rosolini e Noto per cedimenti strutturali e ha indagato 18 persone tra dirigenti del Cas, l’ente pubblico concessionario delle autostrade siciliane, e imprenditori per associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata ai danni dello Stato. Nel 2018, la Condotte spa, una delle aziende appaltatrici, è fallita, lasciando il cantiere in sospeso, poi rilevato dalla Cosedil.

L’autostrada Siracusa-Gela è anche un simbolo delle difficoltà di realizzare grandi infrastrutture in Italia, soprattutto nel Mezzogiorno, dove spesso si scontrano interessi contrastanti, burocrazia, inefficienza e illegalità.

La speranza è che l’opera possa essere finalmente completata e funzionante, per garantire una migliore mobilità e sicurezza ai cittadini e alle imprese che operano nel territorio.